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Percorso di orientamento del CAI Novi Ligure, dedicato a Riccardo d'Epifanio

Domenica 16 luglio 2023, la sezione CAI di Novi Ligure inaugura un percorso di orientamento dedicato a Riccardo d'Epifanio.

Le informazioni per chi desidera partecipare sono disponibili a questa pagina.

http://lnx.cainoviligure.it/wp/wp-content/uploads/2023/06/LOCANDINA-INVITO-PERCORSO-ORIENTAMENTO-VAL-BORBERA-16-luglio-1-500x353.jpg

Forte Bramafam

Domenica 2 luglio, escursione e visita al Forte Bramafam.

Per partecipare all'uscita fare riferimento alle indicazioni sul sito sezionale ; l'uscita è in collaborazione con il gruppo Escursionismo del CAI Ligure.

Notizie sul forte e la sua storia sono disponibili sul sito della struttura https://www.fortebramafam.it/

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Batterie del Monte Moro, foto e descrizione della giornata

Buonissima uscita alle Batterie del Monte Moro (Genova) che è iniziata dalle opere presenti nel litorale del quartiere genovese di Quinto, per concludersi alle fortificazioni presenti poco sotto la cima del monte Moro.

Dalla stazione ferroviaria di Genova Quinto si è scesi ai sottostanti giardini dove sono ancora visibili alcune opere; in particoare un Tobruk in corrispondenza della discesa dal piazzale alla parte del molo.

Sempre dal molo è visibile uno dei due bunker che si trovano al di sotto dell'attuale area accanto alla Chiesa di Sant'Erasmo, accessibile da piazza De Simone dove si trova un pannello con alcune indicazioni storiche ed il tracciato del Sentiero delle Batterie del Monte Moro.

Il molo era stato costruito per portare la Torre corrazzata e i Cannoni da 381/40, utilizzati nella costruzione delle batterie più a monte. Sulla spiaggia si trovano ancora alcuni Denti di Drago che costituivano uno sbarramento in caso di sbarchi; sono visibili nel punto dove si trova la statua della Madonna della Stella Maris, poco sotto il livello stradale. 

Dalla spiaggia si è proseguito lungo via Bolzano e da qui all'inizio del sentiero in corrispondenza del Cimitero di Quinto; arrivati ad un primo spiazzo si nota una parte delle teleferica servita per trasportare il materiale.

Poco sotto a due visibili bunker si è proseguito verso sinistra per visitare una casermetta che aveva funzione di palazzina del comando; proseguendo oltre si arriva all'ingresso del complesso della 200^ batteria.

Accanto all'ingresso si può proseguire ancora per visitare una parte dove si trovano un deposito di munizioni ed una stalla con un vicino abbeveratoio; questa parte è di difficile accesso per la presenza di rovi ed erba alta.

Si è continuato superando i primi due bunker e raggiungendo il punto dove si trova la parte finale della teleferica; dopo un altro breve tratto di salita si incontra una costruzione che aveva funzione di punto di osservazione e guardia.

Ancora un poco di salita per arrivare ad incrociare la stradina che arriva dal sovrastante piazzale di monte Moro; siamo scesi lungo la strada fino all'ingresso della Batteria 381 che è la più grande, come estensione, di questo gruppo fortificato. All'interno si trovano alcune gallerie e stanze ed una scala a chiocciola che permette di salire ad un osservatorio.

Non si è saliti fino alla cima del monte Moro (m.405) dove si trova la 15^ Batteria Contraerea che sarà oggetto di altra uscita.

L'uscita ha soddisfatto chi ha potuto partecipare ed è possibile che venga ripetuta nei prossimi mesi.

 

Partecipanti: 14

Link foto album

Fonte notizie Progetto Monte Moro

 



 

Batterie del Monto Moro

Sabato 13 maggio effettueremo una giornata dedicata alle Batterie del Moro.

La giornata inizierà sul litorale per vedere le opere rimaste e proseguirà lungo il Sentiero delle Batterie, fino alla cima del monte Moro.

Il dettaglio della giornata e le indicazioni per la partecipazione sono riportate nella scheda dell'uscita.

Per qualsiasi altra informazione è possibile contattare via mail i coordinatori del gruppo all'indirizzo smfcailigure@gmail.com

Altro sito su Batterie Monte Moro http://www.progettomontemoro.it/



Alcuni Forti Orientali di Genova

Uscita non programmata ed organizzata all'ultimo momento, seguendo un percorso che ha unito Forte Richelieu, Forte Ratti, Torre Serralunga e Torre Quezzi.

La partenza è avvenuta da via Borgaratti, nell'omonimo quartiere genovese, poco prima che la strada incroci via Timavo ed all'inizio di una serie di scalinate (qui la partenza).

Il percorso seguito in questa occasione si sviluppa salendo le scalinate che attraversano le case, fino ad incontrare il sentiero sterrato che permette di arrivare a Forte Richelieu (m.415 circa) il cui interno non è visitable e dove si nota un ripetiore televisivo. Prima di arrivare al Richelieu si incontra una struttura adesso utilizzata come acquedotto, accanto alla quale si trovano alcune parti di costruzioni che potrebbero essere state antiche opere.

Dal forte si segue un sentiero che passa accanto alle mure di sinistra, ponendosi fronte all'ingresso, raggiungendone la parte posteriore dove si trovano alcuni resti delle antiche costruzioni. Si resta su questo ampio crinale fino quasi alla fine, dove si nota una piccola croce; poco prima della croce si scende sul lato destro del crinale, lungo una traccia abbastanza visibile e ripida arrivando all'interno della ex cava. Qui un'ampia sterrata permette di salire verso Forte Ratti salendo lungo alcuni brevi tornanti, che portano poco distante dall'ingresso del forte (m.560 circa). Il Ratti è visitabile internamente, con qualche attenzione in più in corrispondenza delle scale ancora esistenti, che non sono tutte sicure e stabili.

Il successivo punto visitato è stato quello di Torre Serralunga, o almeno quanto ne resta; dall'ingresso di Forte Ratti si può seguire lo stretto sentiero che passa sotto le mura e scende all'interno di un bosco fino ad un bivio con indicazione di un sentiero denominato "Simba C19"; da questo punto si sale leggermente, sulla sinistra, raggiungendo un crinale e la torre.

Dalla torre si segue il crinale iniziando a scendere fino al l'incrocio dei sentieri che arrivano da Sant'Eusebio e da Forte Ratti, che si sviluppa più in basso rispetto a quello appena percorso; all'incrocio si trova anche una Cappelletta.

Da questo punto si raggiunge Torre Quezzi (m.318) lungo la strada asfaltata oppure risalendo leggermente una traccia, a lato della strada, arrivando davanti alla torre.

Lungo quasi tutto questo percorso si vede la linea dei forti occidentali, dallo Sperone al Diamante, ed intuire quale fosse la disposizione difensiva della città.

Il ritorno può avvenire scendendo la strada asfaltata fino alla prima fermata autobus oppure tornando indietro fino alla Cappelletta dove, sulla sinistra, si trova il sentiero che arriva a Sant'Eusebio e ad un capolinea di autobus.

Qualche brevissimo cenno storico, facilmente reperibile sui tanti siti che raccontano la storia di Genova e delle sue fortificazioni centenarie.

Forte Richelieu venne costruito intorno alla metà del 1700 ed ampliato ad inizio 1800 quando venne utilizzato a scopo difensivo; nella Prima Guerra Mondiale fu anche un carcere. Il nome deriva dal maresciallo francese Armand du Plessis de Richelieu che guidò la difesa di Genova in occasione dell'assedio austriaco del 1747.

Forte Ratti era stato costruito tra il 1831 ed il 1842 dai Savoia per difendere l'omonimo monte da eventuali assalti. Anche questo forte venne utilizzato come carcere durante la Prima Guerra Mondiale, mentre nella Seconda Guerra era stata costruita una postazione contraerea.

Torre Quezzi fu costruita tra il 1818 ed il 1823; ad oggi, l'interno è pericolante ed in stato di abbandono da molti anni.


Link foto dell'uscita

Numero partecipanti: 3

Forte Ratti