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Forte Taborda e Opera 242 (Rocca di Gata)

Uscita in terra francese per la visita a Forte Taborda ed alla vicina Opera 242 (Rocca di Gata) che si presenta più nascosta per essere raggiunta, mentre è bene visibile da forte Taborga.
Da Mondovì si seguono le indicazioni per Boves e Borgo San Dalmazzo e successivamente per Limone Piemonte; prima di arrivare al tunnel del Colle di Tenda si prende in direzione di Limone 1400 e si sale lungo i tornanti fino ad un largo spiazzo dove termina la strada asfaltata. Qui si segue la sterrata di sinistra fino ad incontrare uno slargo sullo destra, dove si trova un pannello ed indicazioni per il Taborga e forte Pepino.
Si prende la larga sterrata per il Taborga, che si raggiunge in circa 35'; guardando in direzione quasi opposta si vede il Forte Centrale e la più lontana Rocca dell'Abisso. Il forte ha un fossato che corre tutto intorno ed il ponte di accesso che è crollato; per entrare si scende a fianco del ponte e passando per una delle finestre del piano a terra. Il corridoio centrale permette di entrare in quasi tutte le stanze, ognuna delle quali ha un numero, tranne in alcuni punti dove l'accesso è ostruito da terra; per salire al piano superiore è ancora presente una rampa di scale anche se in condizioni un pò precarie. Dal secondo piano si accede alla parte superiore del forte dove si trovano alcune riservette, circondate da erbacce. In generale, la struttura del forte è discreta mentre in alcune stanze sono presenti oggetti e rifiuti lasciati come ricordo...
Dal Taborda si segue uno stretto sentiero che prosegue la sterrata, e lo si segue cercando di restare abbastanza bassi per non indirizzarsi sul sentiero che porta anche verso forte Pepino. A vista si nota una traccia più bassa e vicina al torrente che porta verso l'Opera 242 ed incrocia il sentiero, segnato, che passa da Baisse de Lagouna. Raggiunta quota m.1765 si è vicini al punto dove si trova l'opera ed occorre scendere rispetto ai due punti che si trovano più a sinistra (rispetto al senso di discesa) e leggermente più alti; da questo punto si vedono in alto Forte e Cima Pepino e poco più in basso Castel Tornou. Il terreno è un pò scosceso e superati alcuni alberi si nota una pavimentazione in cemento, accanto alla quale si trova la breve scalinata che conduce all'ingresso, molto nascosto; l'opera non è stata terminata e dopo il breve tratto di ingresso si accede al corridoio. Nella parte di sinistra si trovano alcune stanzette ed una finestra dalla quale si vede un ripido canale ed un'altra finestra soprastante. Invece, andando verso destra si accede ad una grande stanza e poco più avanti si presentano tre uscite che puntano la sottostante valle: due hanno un muretto in pietra che le delimita, ma non in quella più destra. Da questi tre punti si ha la veduta su tutta la valle; sarebbe stato un ottimo punto di controllo.

Le foto

Sbarramento di Preinardo

Ottima l'uscita per la visita allo Sbarramento di Preinardo in Valle Stura, come è bene documentato nell'album fotografico che dimostra come l'opera costituisse un importante punto all'interno del Vallo Alpino. La visita all'opera è stata completa ed è stato possibile documentarla in modo completo e con attenzione ai particolari.

Le foto
Definite le prossime uscite:

- 18 ottobre a Moiola

- 1 novembre a Forte Taborda

Giovedì 9 ottobre, si svolgera una riunione in sede alle ore 21.00 per pianificare le prossime attività
L'Expedition 2014, prevista dal 29 agosto al 1 settembre, viene annullata in quanto le condizioni meteo non permettono di effettuarne lo svolgimento sia per quanto riguarda la sicurezza durante le uscite sia per la prevista pioggia che non permetterebbe di completare il programma previsto.
Le attività previste hanno uno svolgimento che va ad occupare molte ore, per cui non è possibile effettuarne una parte parziale.
Nel mese di settembre sarà svolta una riunione per definire un'eventuale uscita di recupero.

Serate

Serata del 25 giugno al Cai Ule con la presentazione dell'expedition 2006 che si era svolta allo Chaberton, con foto e video. L'argomento ha suscitato interesse e curiosità, in particolare per le foto degli interni delle gallerie con la presenza di ghiaccio e di alcune sue forme che non si vedono spesso.

Balcone di Marta

Uscita organizzata in collaborazione con il gruppo Escursionismo del CAI Ligure, in occasione di un'escursione sociale di due giorni.
Il secondo giorno prevedeva l'escursione al Balcone di Marta con visita alla fortificazione, che è stata definita interessante ed apprezzato da chi ha partecipato.
E' stata visitata l'intera fortificazione, dove molta neve si trovava davanti ai due ingressi ma non vi sono stati particolari problemi nell'accesso all'opera. La nebbia ha impedito di vedere, dall'alto, la porta dell'ingresso attivo, situato circa 130 m. più in basso.
Chi ha visitato l'opera per la prima volta, è rimasto impressionato dalla vastità della galleria centrale e dal numero delle gallerie laterali.

Fortificazioni Savonesi

Tornati dopo qualche anno a visitare le fortificazioni di Madonna del Monte, Monte Ciuto e Nostra Signora degli Angeli. Sempre interessante la visita e questa volta arricchita dalla presenza di tre nuovi componenti del gruppo SMF: Caterina, Sonia e Paolo.

Prima opera visitata è stata quella di Madonna del Monte, per motivi logistici essendo la più vicina all'uscita dell'autostrada; il tempo buono ha permesso di effettuare una buona serie di foto e di perlustrare bene tutta la fortificazione. Lo stato complessivo di conservazione è ancora discreto.

Si è quindi passati all'opera sul monte Ciuto, passando prima sotto il muro perimetrale per poi entrare nella parte bassa, in condizioni discrete e con alcune parti non del tutto in condizione di essere percorse. Occorre fare attenzione in alcuni punti perché presentano dei pericolosi vuoti; nella parte alta dove si trovano le due cupole si arriva con breve traccia, e scendendo leggermente sotto di esse si arriva all'ingresso che permette di entrare all'interno di esse.

Ultima parte della giornata è stata dedicata all'opera di Nostra Signora degli Angeli che è simile a quella di Madonna del Monte, rispetto alla quale sono ancora presenti le due torrette.

Un'uscita interessante per il materiale fotografico raccolto e che va ad integrare quello già esistente, ma soprattutto per la presenza dei nuovi componenti del gruppo.

Le foto